Formazione

Proponiamo corsi HACCP per alimentaristi e responsabili dell'industria alimentare. I nostri corsi sono rivolti sia al personale qualificato che manipola alimenti e bevande, sia al personale che non manipola alimenti e bevande. Di solito il datore di lavoro svolge il ruolo di responsabile dell'industria alimentare e gli operatori il corso come addetto qualificato che manipola alimenti e bevande.

Corsi di formazione per il datore di lavoro che vuole assumere in proprio le funzioni di RSPP (Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione) secondo quanto previsto dal D. Lgs. 81/08 che ha riunito tutta la materia della sicurezza sui luoghi di lavoro, in riferimento anche all'art. 8 bis introdotto recentemente che prevede l'individuazione delle capacità e dei requisiti professionali richiesti agli addetti ed ai responsabili dei servizi di prevenzione e protezione dei lavoratori.

Il corso formativo è da noi proposto in modalità e-learning secondo quanto previsto dall’Accordo Stato Regioni del 21 dicembre 2011.
Il percorso formativo dovrà essere completato ed integrato in relazione ai livelli di rischio con la frequenza di corsi frontali, non eseguibili a norma di legge in modalità e-learning, con durata residua variabile in relazione al livello di rischio aziendale.

La prevenzione e le tempistiche di intervento sono alla base della sicurezza in azienda in caso di incendio.
Il Datore di Lavoro deve designare “preventivamente i lavoratori incaricati dell’attuazione delle misure di prevenzione incendi e lotta antincendio, di evacuazione dei lavoratori in caso di pericolo grave e immediato.” Dovrà poi provvedere alla formazione del lavoratore.

Sono strutturati secondo la classificazione delle aziende presente nel D.M. 388/03: corsi di pronto soccorso per gruppo A, B o C.
Per determinare il gruppo a cui appartiene l’azienda è necessario, sulla base del codice di tariffa INAIL, identificare il corrispondente indice di inabilità, reperibile sul sito INAIL.
Di seguito riportiamo i criteri per la classificazione delle aziende nei gruppi A, B, C, per identificare il corretto corso di pronto soccorso da effettuare.

La formazione dei lavoratori sulla salute e sicurezza è uno dei principali obblighi a carico del datore di lavoro, così come previsto dal D. Lgs. 81/08, che prevede l’obbligo per il Datore di lavoro di formare i propri dipendenti sulla sicurezza dei lavoratori, secondo i contenuti e le durate previsti dall’Accordo Stato Regioni del 21/12/2011.

Il corso è strutturato con 4 ore di formazione generale, valida per tutte le categorie di lavoratori e una formazione specifica in base alla mansione: basso rischio 4 ore (uffici, servizi, commercio, artigianato e turismo); medio rischio 8 ore (agricoltura, pesca, P.A. istruzione trasporti e magazzinaggio); alto rischio 12 ore (costruzioni, industria alimentare, tessile, legno, manifatturiero, energia, rifiuti, raffinerie, chimica, sanità, servizi e servizi residenziali). 

L’Aggiornamento è quinquennale e consiste in un corso di 6 ore per tutti i lavoratori.

Il D.lgs 81/2008 definisce preposto “persona che, in ragione delle competenze professionali e nei limiti di poteri gerarchici e funzionali adeguati alla natura dell’incarico conferitogli, sovrintende alla attività lavorativa e garantisce l’attuazione delle direttive ricevute, controllandone la corretta esecuzione da parte dei lavoratori ed esercitando un funzionale potere di iniziativa”.
Secondo quanto previsto dal D.lgs 81/2008 e dell’Accordo Stato Regioni del 26.01.12, il preposto deve seguire un corso di 8 ore e aggiornarlo 6 ore ogni 5 anni.

L’art. 2 comma 1 lettera d) del D.Lgs 81/08, definisce dirigente la persona che, in ragione delle competenze professionali e di poteri gerarchici e funzionali adeguati alla natura dell’incarico conferitogli, attua le direttive del datore di lavoro organizzando l’attività lavorativa e vigilando su di essa. L’art. 37 del D. Lgs. 81/08 (cosiddetto Testo Unico sulla Sicurezza) prevede una specifica formazione per i dirigenti, secondo i contenuti e la durata previsti dall’Accordo Stato Regioni del 21/12/2011. Il dirigente deve seguire un corso di 16 ore e aggiornarlo 6 ore ogni 5 anni.

Il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza è la persona designata per rappresentare i lavoratori per quanto riguarda gli aspetti sulla sicurezza e sulla salute in ambito lavorativo.
Tale figura deve essere eletta in tutte le aziende, o unità produttive: così recita il D. Lgs. 81/08 all'art 47 comma 2, sancendo in questo modo l'importanza di tale figura nel sistema di prevenzione e tutela della sicurezza aziendale in mancanza di lavoratori che vogliano ricoprire l’incarico, questo potrà essere affidato a un RLS Territoriale per aziende fino a 15 dipendenti.

L'Art. 107 del D.lgs 81/2008 definisce il lavoro in quota "l'attività lavorativa che espone il lavoratore al rischio di caduta da una quota posta ad altezza superiore a 2 metri rispetto ad un piano stabile".
Qualora non siano state adottate misure di protezione collettiva, considerate comunque come prioritarie dal legislatore, è necessario prevedere l’uso di sistemi di arresto caduta, descritti dall’Art. 115 dello stesso testo. L’Art. 77 impone infine l'obbligo di formazione ed addestramento circa l'uso corretto e l'utilizzo pratico dei DPI di 3^ categoria. Il corso DPI 3^ categoria è di 4 ore i corso lavori in quota di 8 ore.

• Macchine Movimento Terra (Escavatore Idraulico, Escavatore a Fune, Pala Caricatrice, Terna e Autoribaltabile a Cingoli).
  L’Art. 37 e 73 del D. Lgs 81/2008 prevedono che il datore di lavoro fornisca ai lavoratori addetti all’utilizzo di un’attrezzatura di lavoro, un’istruzione e una formazione adeguata sui rischi. Il corso ha una durata di: 4 ore teoria e 6 ore pratica se si segue il corso per una sola attrezzatura o 16 ore se si svolge il corso per più tipologie. L’abilitazione conseguita avrà 5 anni di validità, al termine dei quali dovrà essere effettuato un modulo di aggiornamento di 4 ore.
• Trattori
  Secondo l’Art. 73 del D. Lgs 81/2008 e dell’Accordo Stato-Regioni del 22.02.2012, gli operatori che utilizzino i trattori necessitano di una specifica formazione. Per il trattore a ruote: 3 ore teoria e 5 ore pratica; per il trattore a cingoli: 3 ore teoria e 5 ore di pratica. L’abilitazione conseguita avrà 5 anni di validità, al termine dei quali dovrà essere effettuato un modulo di aggiornamento di 4 ore.
• Conduttore carrelli semoventi con conducente a bordo
  L’Art. 37 e 73 del D. Lgs 81/2008 prevedono che il datore di lavoro fornisca ai lavoratori addetti all’utilizzo di un’attrezzatura di lavoro, un’istruzione e una formazione adeguata sui rischi.
  Il corso ha una durata di: 8 ore teoria e 4 ore pratica per il carrello elevatore.
  Per il conseguimento dell’abilitazione all’utilizzo del braccio telescopico servono altre 4 ore di pratiche aggiuntive al corso per il carrello elevatore.
  L’abilitazione conseguita avrà 5 anni di validità, al termine dei quali dovrà essere effettuato un modulo di aggiornamento di 4 ore.
• Piattaforme
  L’Art. 37 e 73 del D. Lgs 81/2008 prevedono che il datore di lavoro fornisca ai lavoratori addetti all’utilizzo di un’attrezzatura di lavoro, un’istruzione e una formazione adeguata sui rischi. Il corso ha una durata di: 4 ore teoria e 4 ore pratica per la piattaforma con stabilizzatore e 4 ore di pratica per la piattaforma senza stabilizzatori o totali 10 ore. L’abilitazione conseguita avrà 5 anni di validità, al termine dei quali dovrà essere effettuato un modulo di aggiornamento di 4 ore.
• Gru
  Secondo l’Art. 73 del D. Lgs 81/2008 e dell’Accordo Stato - Regioni del 22.02.2012, gli operatori che utilizzino le gru necessitano di una specifica formazione.
  Per le gru a torre: 8 ore teoria e 4 ore pratica per le gru a rotazione del basso o 4 ore per le gru rotazione dall’alto o entrambe totali 14 ore;
  Per le gru su autocarro: 4 ore teoria e 8 ore pratica;
  Per le gru mobili: 7 ore teoria e 7 ore pratica.
  L’abilitazione conseguita avrà 5 anni di validità, al termine dei quali dovrà essere effettuato un modulo di aggiornamento di 4 ore.

Le imprese che hanno contratti di natura privata versano tramite l’INPS per i propri dipendenti a tempo determinato ed indeterminato un’Indennità di disoccupazione involontaria, totalmente a carico del datore di lavoro.        

Dal 2003 i datori di lavoro possono chiedere all’INPS di trasferire lo 0.30% di esso ad un Fondo Interprofessionale, non comporta nessun aggravio di costi per l’impresa, che in ogni caso continuerebbe a versare senza vantaggio alcuno.
Le imprese che aderiscono ad un Fondo, invece, autorizzano l’Inps a versare lo 0,30% direttamente al Fondo, che lo utilizza per finanziare la loro formazione continua.